Allerte alimentari: cosa fare?
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La Dott.ssa Michela Zorzi è una biologa poliedrica: si occupa di ricerca genetica ma è anche esperta in materia di nutrizione umana, educazione e sicurezza alimentare.
Ciao! Sono la Dott.ssa Michela Zorzi, biologa molecolare esperta in nutrizione, e oggi con Italia Nutrizione ti accompagno a scoprire come diventare un consumatore più consapevole quando si parla di sicurezza alimentare.
Se ti è mai capitato di leggere un annuncio al supermercato che segnala un problema con un alimento, potresti esserti chiesto: “E ora cosa devo fare?” Niente panico, ti spiego tutto!
Il sistema di allerta rapido: protezione per il consumatore
La sicurezza alimentare è un pilastro fondamentale per la salute di tutti noi. In Europa, grazie al Regolamento UE 178 del 2002, è stato istituito un sistema di allerta rapido per monitorare alimenti, mangimi e materiali a contatto con gli alimenti. Ma cosa significa in pratica?
Gli operatori del settore alimentare (cioè chi produce o vende alimenti) sono obbligati a segnalare rapidamente eventuali problemi di sicurezza alle autorità competenti, come le ASL. Da lì, le informazioni vengono trasmesse alla Commissione Europea, che allerta tutti i Paesi membri dell’UE.
Come si rintracciano i prodotti a rischio?
Le aziende alimentari devono mantenere una tracciabilità completa del percorso di ogni prodotto, dal momento della produzione fino alla vendita. Questo sistema permette di:
- Ritirare prodotti non ancora venduti.
- Richiamare prodotti già in commercio e potenzialmente pericolosi per la salute.
Quando un alimento è richiamato, troverai cartelli informativi nei punti vendita e sul portale ufficiale del Ministero della Salute.
Quali sono i principali rischi alimentari?
I problemi legati agli alimenti possono essere classificati in quattro categorie:
- Rischi fisici
- Presenza di corpi estranei come plastica, metallo, gusci o capelli.
- Rischi chimici
- Residui di prodotti per la pulizia o sostanze chimiche usate in agricoltura e allevamento.
- Problemi legati ai materiali che entrano in contatto con gli alimenti, come imballaggi che rilasciano sostanze pericolose.
- Rischi biologici
- Presenza di microorganismi patogeni, responsabili di tossinfezioni alimentari.
- Rischi legati agli allergeni
- Ingredienti allergenici non dichiarati in etichetta, che possono scatenare reazioni gravi nei soggetti sensibili.
In Italia, gli allergeni obbligatoriamente dichiarati sono 14: controlla sempre le etichette!
Cosa fare se hai un alimento richiamato a casa?
Se scopri che un prodotto che hai acquistato è stato richiamato:
- Non consumarlo.
- Riportalo al punto vendita dove lo hai acquistato.
- In alcuni casi, puoi notificare il problema direttamente alla ASL competente.
I rischi per la salute possono essere immediati (come allergie o tossinfezioni) o a lungo termine (come effetti cancerogeni o genotossici). Per questo è essenziale seguire le indicazioni fornite.
Richiamo o ritiro: c’è differenza?
- Ritiro: il prodotto non è ancora arrivato sugli scaffali e viene bloccato direttamente dall’azienda.
- Richiamo: il prodotto è già in commercio e viene recuperato dal consumatore.
Diventa un consumatore consapevole
La sicurezza alimentare è una responsabilità condivisa tra aziende, autorità e consumatori. Ora che sai come funziona il sistema di allerta e cosa fare in caso di richiamo, puoi contribuire a tutelare la tua salute e quella della tua famiglia.
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